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Aferesi produttiva - Glossario
Aferesi produttiva: procedura eseguita con un'apparecchiatura (separatore)
in grado di
separare, mediante centrifuga o filtro, on-line, il sangue del
donatore per ottenere plasma,
piastrine, leucociti ed eritrociti da utilizzare a scopo trasfusionale.
Assegnazione: attribuzione al paziente di determinate, specifiche
unità di sangue o di
emocomponenti per l'uso trasfusionale.
Citoaferesi: raccolta di cellule ematiche tramite aferesi.
Distribuzione: la cessione di sangue o di emocomponenti ad altri
servizi trasfusionali e a
produttori di derivati del sangue e del plasma. E' esclusa dalla
distribuzione l'assegnazione del
sangue o dei suoi componenti a scopo di trasfusione.
Colla di fibrina autologa: la colla di fibrina autologa è un
emoderivato che possiede azione
emostatica e adesiva. Può essere utilizzata da sola o in
associazione con il gel piastrinico.
Emazie concentrate: questo emocomponente è ottenuto con
la rimozione di parte del plasma da
sangue intero. Se è stato preparato senza interruzione del
circuito chiuso può essere conservato a
+ 4°C + 2°C per un periodo analogo al sangue intero se
l'ematocrito non supera il 70%. Se sono
state aggiunte sostanze additive conservanti, debitamente registrate,
il periodo di conservazione
può essere ulteriormente prolungato fino al limite definito
per la soluzione impiegata.
Emazie concentrate con rimozione del buffy-coat: questo emocomponente è ottenuto
con la
rimozione del plasma e del buffy-coat dal sangue intero. Il contenuto
di leucociti dell'unita deve
essere inferiore a 1,2 x 109 cellule conservazione come per le
emazie concentrate.
Emazie congelate: le emazie possono essere congelate con idoneo
crioprotettivo,
preferibilmente entro sette giorni dalla raccolta e conservate
a -80°C o a temperature inferiori.
Prima dell'uso le cellule sono scongelate, lavate e risospese in
soluzione fisiologica e utilizzate nel
più breve tempo possibile; possono essere conservate a +
4°C +2°C per non più di ventiquattro
ore.
La conservazione allo stato di congelamento delle emazie può essere
estesa fino a dieci anni se un
mantenimento corretto ad una temperatura inferiore a - 65° C
può essere garantita. Il trasposto
allo stato congelato non è raccomandato.
Emocomponenti: i componenti del sangue (globuli rossi, globuli
bianchi, piastrine, plasma) che
possono essere preparati a fini terapeutici con vari metodi.
Emoderivati autologhi: emocomponenti da trasfondere, provenienti
e destinati al donatore
stesso.
Emoderivati omologhi: emocomponenti da trasfondere, provenienti
da un donatore e destinati
a diverso ricevente.
Emoterapia topica: utilizzo, a scopo non trasfusionale, di emocomponenti
applicati topicamente,
per la rigenerazione tissutale.
Emovigilanza: insieme delle procedure di sorveglianza organizzate
relative agli incidenti o alle
reazioni indesiderate gravi o inaspettate dei donatori o dei riceventi,
nonché al controllo
epidemiologico dei donatori.
Eritropoietina: ormone utilizzato a scopo terapeutico in caso di
anemie, in quanto in grado di
aumentare il numero di globuli rossi circolanti; oppure viene utilizzato
in previsione di intervento
chirurgico ad elevata richiesta trasfusionale, al fine di consentire
l'incremento della massa
eritrocitaria disponibile.
Esclusione: la sospensione dell'idoneità di una persona
a donare sangue o emocomponenti; tale
sospensione può essere definitiva o temporanea.
Gel di piastrine autologo (GPA): il gel piastrinico autologo (GPA) è un
emoderivato dotato di
proprietà rigenerative sul tessuto osseo ed epiteliale.
La sua azione si esplica con azione diretta dei
fattori liberati dai granuli piastrinici sugli osteoblasti (proliferazione,
differenziazione, sintesi di
matrice) e sulle cellule epiteliali (proliferazione, tessuto di
granulazione), con azione chemiotattica
degli stessi fattori sulle cellule monocito - macrofagiche che
liberano i medesimi fattori
prolungando così l'attività del gel e inducendo il
fenomeno dell'angiogenesi.
Incidente grave: qualunque evento negativo collegato alla raccolta,
al controllo, alla lavorazione,
alla conservazione, alla distribuzione e alla assegnazione di sangue
e di emocomponenti, che può
provocare la morte o determinare condizioni suscettibili di mettere
in pericolo la vita o di produrre
invalidità o incapacità del donatore o del paziente
o che ne determina o prolunga
l'ospedalizzazione o la morbilità.
Ispezione: controllo ufficiale e obiettivo, effettuato in conformità a
norme esistenti al fine di
valutare il rispetto del presente decreto e di altre normative
pertinenti e volto anche
all'individuazione di problemi.
Plasmaferesi: procedura aferetica, con prelievo di solo plasma.
Plasma fresco o congelato (PFC): questo emocomponente, ottenuto
da un donatore singolo
deve essere congelato e conservato in un arco di tempo e ad una
temperatura che permetterà di
mantenere adeguatamente i fattori labili della coagulazione in
uno stato funzionale.
Se mantenuto costantemente a temperatura < a -30°C, può essere
conservato per dodici mesi.
Fra -25°C e -30°C per sei mesi, fra - 18°C e -25°C
per tre mesi. Trascorsi tali periodi il plasma sarà
comunque avviato alla produzione di frazioni plasmatiche. Lo scongelamento
del PFC deve
avvenire fra 30°C e 37°C in bagno con agitazione. Dopo
scongelamento deve essere usato il più
presto possibile, o conservato a + 4°C +2°C per non più di
ventiquattro ore. Deve contenere
almeno il 70% del contenuto originale del fattore VIII e degli
altri fattori labili della coagulazione e
degli inibitori, oltre ai normali livelli di fattori stabili della
coagulazione, di albumina e di
immunoglobuline.
Prodotto del sangue: qualunque prodotto terapeutico derivato dal
sangue o dal plasma umano.
Reazione indesiderata grave: la risposta inattesa
del donatore o del paziente, connessa con la
raccolta o la trasfusione di sangue e di emocomponenti, che provoca
la morte o mette in pericolo
la vita o produce invalidità o incapacità del donatore
o del paziente ovvero determina o prolunga
l'ospedalizzazione o la morbilità.
Rilascio di emocomponenti: l'operazione che consente di liberare
dalla quarantena componenti
del sangue mediante sistemi e procedure idonei ad assicurare che
il prodotto finito soddisfi le
condizioni previste per il rilascio.
Sangue intero: per unità di sangue intero si intende il
sangue prelevato ad un donatore idoneo
secondo le modalità precisate: deve essere conservato nel
contenitore originale o in altri ad esso
collegati, qualora sia stato trasferito senza interruzione del
circuito chiuso. Il volume dell'unità di
sangue intero prelevato deve essere pari. a 450 mi +10%.
Servizio trasfusionale: le strutture previste dalla normativa vigente
secondo i modelli
organizzativi regionali, ivi comprese eventuali unità di
medicina trasfusionale, che sono responsabili
sotto qualsiasi aspetto della raccolta e del controllo del sangue
umano e dei suoi componenti,
quale ne sia la destinazione, nonché della lavorazione,
conservazione, distribuzione e assegnazione
quando gli stessi sono destinati alla trasfusione.
Trasfusione autologa: la trasfusione di sangue o di emocomponenti
ottenuta attraverso
predeposito, in cui il donatore e il ricevente sono la stessa persona.
Unità di raccolta: strutture incaricate della raccolta,
previa autorizzazione delle regioni o
province autonome competenti, gestite anche dalle Associazioni
del volontariato del sangue sotto
la responsabilità tecnico-organizzativa del servizio trasfusionale
di riferimento.