Il XXII Congresso Nazionale della Società Italiana per lo Studio dell’Arteriosclerosi si apre all’insegna della tradizione ma anche della novità; della tradizione nella misura in cui ripropone alcuni temi classici del suo patrimonio culturale quali i fattori di rischio dell’arteriosclerosi, gli aspetti genetici, fisiopatologici e clinici del metabolismo lipidico, la farmacologia dei farmaci ipolipidemizzanti e l’LDL-aferesi, l’approccio alimentare e la prevenzione nonché il punto sulla regressione della placca; del nuovo in quanto apre a temi di più recente interesse, quali il rischio cardiovascolare nella donna, le alterazioni della funzione renale in rapporto a quelle del metabolismo lipidico, gli ultimi dati sull’insulino-resistenza e la funzione endoteliale, le due controversie sui temi scottanti della quantificazione del rischio cardiovascolare e degli indicatori degli eventi clinici. Il Congresso accoglie ancora alcune letture di grande livello su aspetti innovativi di tipo fisiopatologico e clinico dell’aterosclerosi e due simposi organizzati rispettivamente con SIMI e con SIGG sull’interpretazione dei trial clinici in campo cardiovascolare e su peculiari aspetti che la malattia cardiovascolare può assumere nel vecchio. Un doveroso ringraziamento ai Presidenti di queste società per la pronta risposta di collaborazione al nostro invito. Ampio spazio è infine riservato alle comunicazioni orali tenute da giovani ricercatori che mi auguro numerosi a questo appuntamento nel corso del quale potranno presentare il meglio delle loro ricerche. Da questo punto di vista la crescita culturale della nostra Società è bene riflessa dalla particolare qualificazione internazionale della sua rivista ufficiale, Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Diseases – NMCD – raggiunta sotto l’intelligente direzione prima del Prof. G. Riccardi ed ora del Prof. P. Rubba. Desidero ricordare che a questa crescita hanno contribuito molte pubblicazioni scientifiche di soci appartenenti alla Sezioni Regionali che rappresentano l’ossatura culturale e organizzativa della nostra società. Rivolgo perciò un caloroso invito a tutti i Soci della SISA a partecipare al Congresso annuale, fonte insostituibile di arricchimento culturale e occasione di nuovi incontri e di nuove collaborazioni. L’impegnativo lavoro di allestimento del Congresso in tempi difficili come l’attuale, è stato possibile grazie alla collaborazione dei membri del Consiglio Direttivo e dei past-president della SISA, prof. A. Notarbartolo e E. Mannarino nonchè di Aristea Congressi che intendo vivissimamente ringraziare.
Prof. R. Fellin
Presidente SISA